Menu' di navigazione

4 feb 2009

Cellule staminali

Share
L'autotrapianto di staminali del midollo osseo migliora i sintomi della sclerosi multipla (Sm). E in alcuni casi la malattia neurologica addirittura regredisce. Questi gli incoraggianti risultati di un piccolo studio su 21 malati di Sm remittente, condotto dalla Northwestern University School of Medicine di Chicago e pubblicato su Lancet Neurology. "Tutti i pazienti - affermano i neurologi - a tre anni dall'autotrapianto di staminali hanno visto migliorate le proprie condizioni. Di questi l'81% ha beneficiato di evidenti progressi misurati dalla scala di disabilità".
L'esperimento effettuato ha previsto il prelievo delle staminali del midollo, destinate al congelamento. Non prima però di averle trattate con farmaci per rimuovere i linfociti del sistema immunitario che, impazziti, attaccano le fibre nervose determinando la Sm. A processo terminato è avvenuto il trapianto delle staminali che, a quel punto, si sono rivelate pronte per dar vita a un nuovo sistema immunitario 'corretto'. Il fattore tempo, sottolineano i neurologi, sembra essere cruciale per l'efficacia delle staminali, perché "se si interviene precocemente si sfrutta la capacità di autoripararsi dell'organismo che, a lungo andare, si perde". In ogni caso gli scienziati avvertono che "non si tratta di una cura definitiva per la sclerosi multipla".

0 commenti: