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2 set 2008

Dignità e pigrizia

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Ospedale della Misericordia Udine - Italia

Durante il mese di luglio mio padre è ricoverato presso il reparto di pneumologia di un ospedale friuano. Mio padre è in stanza da solo difronte al desk
dove bivaccano infermieri e dottori a spese nostre. La stanza da direttamente sul corridoio dove passa chiunque, mio padre è sotto l'effetto di psicofarmaci e non può più parlare nè muoversi, riesce a farsi notare solo dando dei calci al letto, questo comporta anche un'altro problema: è vestito solo con quella vestaglietta che ti danno all'ospedale e quindi scopre con facilità le sue parti intime. Sulla colonna davanti al desk di bivacco è esposta la carta dei diritti e doveri del paziente per la regione Friuli Venezia Giulia. Per comodità di gestione la porta della camera rimane costantemente aperta esponendo così al pubblico ludibrio mio padre e contravvenendo all'articolo 1 della suddetta carta. Nessuno dico nessuno si è posto il problema.
Ora parliamo d'altro: Gli infermieri e spesso anche i medici si rivolgevano a lui dandogli del tu come fossero amici da sempre eppure così facendo contravvenevano all'articolo 2, ma nessuno si è posto il problema.

Ricodatevi che quando infermieri e dottori dialogando con voi vi chiedono che lavoro fate (domanda non tanto casuale ma in uso in molte strutture ospedaliere), non hanno diritto di farlo e se lo fanno e solo per capire con chi hanno a che fare, diciamocela tutta se per caso voi rispondeste lavori come poliziotto, avvocato, consigliere regionale, parlamentare, notaio, medico, ingegnere...state tranquilli che per loro non è uguale a rispondere, operaio, meccanico, commessa... perchè in questo caso per loro non siete persone che nell'eventualità possono creargli grane.

alla prossima dove vi racconterò dei servizi domiciliari

Nicola

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